Negli Stati Uniti si riassume tanto, quasi tutto dell’emigrazione italiana verso le Americhe: c’è la speranza di una vita migliore, l’ignoranza di quello che aspetta, gli oceani che separano e le speranze che allettano. Qui sono arrivati gli intellettuali che hanno contribuito in maniera determinante a dare una direzione al paese sin dalla sua nascita, ma anche la forza lavoro che ne ha costruito i palazzi, i porti, le strade. È qui che nasce il sogno americano: l’idea che, armati di buona volontà e voglia di fare, chiunque possa arrivare ovunque. Sono concetti trasversali tanto alla vecchia che alla nuova migrazione, alla costa Est e alla costa Ovest, comuni anche al Canada – nonostante la diversità del paese e, in parte, della migrazione stessa. Questo rapporto continuativo e in fondo mai veramente interrotto, insieme al grande contributo dato dagli Stati Uniti alla ricostruzione dell’Italia nel secondo dopoguerra, permettono al filo della migrazione di mantenersi integro. La seconda, grande ondata migratoria degli anni ’50 e ’60 tocca anche gli Stati Uniti, spesso con arrivi che seguono i percorsi tracciati dai predecessori – un caso tipico di chain migration, migrazione a catena. È in questa occasione che il Canada vede la prima, vera migrazione di massa degli italiani; anche se il paese aveva ricevuto flussi più o meno rilevanti, non erano nemmeno lontanamente paragonabili a quelli degli altri paesi – anche forse per la vicinanza del paese con il Regno Unito e la preferenza data agli immigrati anglofoni. Il Nord America rimane un luogo unico per le comunità italiane, tanto per quelle vecchie che per quelle nuove. I discendenti della vecchia migrazione sono un unicum rispetto al resto del mondo: questa doppia necessità di integrazione e di mantenimento dell’italianità ha creato un terzo carattere, una natura italo-americana che ha le proprie tradizioni e i propri luoghi, i propri cibi e i propri modi di fare che sono differenti tanto da quelli italiani che da quelli americani, ma che prendono tanto dall’uno che dall’altro.
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Nord America
Negli Stati Uniti si riassume tanto, quasi tutto dell’emigrazione italiana verso le Americhe: c’è la speranza di una vita migliore, l’ignoranza di quello che aspetta, gli oceani che separano e le speranze che allettano.